Musicista ed operatore musicale, Edoardo Bottacin è un enfant prodige del mondo dello spettacolo
Avevamo parlato di lui in un'intervista di tre anni fa, definendolo il più giovane direttore artistico d'Italia. L'occasione di tornare a parlare di Edoardo Bottacin è offerta dalla sua nomina stavolta a direttore artistico del Teatro Sociale di Rovigo – duecento anni di storia alle spalle, portati bene – per il prossimo triennio, succedendo a Luigi Puxeddu.
Una nomina scaturita dopo una selezione fra candidati magari con maggiore esperienza; però, alla fine, la somma del punteggio ha favorito il ventiseienne trevigiano, che così riafferma in questo importante contesto produttivo ed artistico un personale primato: quello d'essere il più giovane responsabile di un Teatro di Tradizione (il Sociale di Rovigo lo è dal 1967, capace di offrire stagioni di lirica, di danza e di prosa.
GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA
Un curriculum di tutto rispetto
D'altro canto può vantare un curriculum di tutto rispetto: diploma in organo conseguito al Conservatorio di Venezia, laurea triennale in economia aziendale (ed in attesa di conseguire il dottorato magistrale in economia dello spettacolo), un master in performing art all'Accademia della Scala ed al Politecnico di Milano; e l'incarico di direttore di produzione dell’Orchestra Giovani Archi Veneti, e di maestro collaboratore e direttore di scena al Teatro La Fenice, al Bassano Opera Festival ed al Festival Donizetti di Bergamo. Ed è attualmente impegnato nella segreteria artistica della Filarmonica Toscanini di Parma.
Creare una realtà musicale ex novo, e farla crescere in fretta
Ma un punto di forza è anche l'aver creato dal nulla nel 2018 a Treviso, la sua città, una realtà culturale e produttiva che risponde al nome di Musincantus: l'occasione iniziale, le celebrazioni rossiniane di quell'anno, spunto ideale per una serie di mostre e concerti. Da allora tramite Musincantus – finanziata dal 2020 anche dal Fondo Unico dello Spettacolo – il giovane maestro trevigiano ha organizzato sinora un po' ovunque un notevole numero di opere, concerti sinfonici e vocali, parte dei quali all'interno del rinato Autunno Musicale.
Una manifestazione in cui un filone importante è la riscoperta della musica dei compositori trevigiani e veneti, accostati nei programmi a nomi più noti, mediante esecuzioni dal carattere filologico; di pari passo, la pubblicazione di edizioni critiche delle partiture man mano riscoperte in collaborazione con l'editore Diastema.
Una molteplicità di iniziative
Anche i 150 dalla ricostruzione del Teatro Mario Del Monaco di Treviso, sono stati motivo per realizzare un anno fa, sotto l'egida sua e di Musincantus, una preziosa pubblicazione che ne ripercorre la storia. Dal 2019, poi, l'Amministrazione Comunale di Cortina d'Ampezzo ha affidato a Bottacin l'ideazione e la direzione artistica di CortinAteatro, stagione musicale e teatrale spalmata nell'intero anno, nel cui ambito ha prodotto sinora tre allestimenti lirici (La traviata, Il barbiere di Siviglia, L'elisir d'amore) sfidando pure le difficoltà della pandemia.
L'ultimo suo progetto, varato in collaborazione con Donato Renzetti e la Scuola di Alto Perfezionamento di Saluzzo, il Concorso Busoni di Bolzano e l'Orchestra Filarmonia Veneta, si intitola Nell’Olimpo di Beethoven: prevede l'esecuzione integrale, con cadenza autunnale dal 2020 all’anno olimpico 2026, dei concerti per strumento del genio di Bonn, con solisti di fama mondiale. Con tappe a Treviso, Cortina e Legnago.